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Troppo baccano intorno al mondo del calcio. Prendiamo il Real Madrid campione d’Europa, alle prese con un momento tutt’altro che facile. Nessuno è invincibile, persino Eddy Merckx ha perso delle gare (poche, ma ne ha perse). E’ questa una legge fondante dello sport. Per questo non condivido le eccessive critiche mosse alla Juventus di Allegri in questo inizio di stagione.

Partiamo subito da un concetto: non si può sempre apparecchiare bene la sala. In molti non si attendevano una Fiorentina così determinata all'Allianz Stadium ma, a prescindere da questo, i giocatori non sono macchine da corsa. L’importante, certe partite, è portarle a casa. Perché può capitare, e non è raro, di uscire da determinati scontri con un semplice pareggio o addirittura con una sconfitta. Dunque nessuna preoccupazione, anche di fronte ad una prestazione non esaltante da parte degli uomini di Allegri. Ho notato uno standard piuttosto buono, così come il livello atletico, nel gruppo dei bianconeri: senza considerare le diverse rotazioni tra centrocampo e difesa.

Arriviamo così al capitolo Bentancur: il giovane urugaiano ha fatto un’ottima partita, a tratti sorprendente. Soprattutto perché Allegri pretende dai propri giocatori certi atteggiamenti ed ed è quasi naturale non acquisirli subito. Si prenda un tornante come Douglas Costa, che non può certo imparare a svolgere subito una fase difensiva come quella pretesa dal tecnico. E’ solitamente necessario un periodo di adattamento. Lo stesso che esige un altro nuovo arrivato come Höwedes, nuovamente infortunato.

Mai sottovalutare il cambiamento degli allenamenti, dei carichi di lavoro e del contesto di gioco: persino una leggenda come Platini impiegò sei mesi prima di essere al 100%. Quanto all’Higuain visto in queste settimane, bisogna evidenziare il ruolo che ricopre, il più difficile di tutti: isolato in avanti, con il peso dei pochi palloni da giocare nell’immediato. Fisicamente, poi, il centravanti argentino è evidentemente diverso dagli altri compagni di squadra e impiega un tempo maggiore per tornare in condizione. La cura per il Pipita è soltanto una: giocare.

Con questo Mandzukic e questo Cuadrado, in ogni caso, servirà pazienza anche per veder protagonista un talento come Bernardeschi. L’unica soluzione è giocare meglio di loro, dei “titolarissimi” delle fasce, che anche ieri sera hanno brillato. Ennesima dimostrazione di quanto sia difficile entrare nell’idea di gioco di Allegri. La concorrenza esiste ed è agguerrita, ma la stagione lunga può favorire comunque l’inserimento di quelle che al momento rappresentano semplici riserve.

Adesso la Juve è attesa da una serie di partite complicate, con avversari che tuttavia dovrebbero giocare più aperti della Fiorentina vista ieri sera. Sulla carta, i bianconeri affiancheranno il Napoli per tutta la stagione come squadra più attrezzata per il campionato. Mi sembra che la classifica attuale rispecchi al meglio la gerarchia dei valori in Serie A, con la Roma ad un livello leggermente inferiore rispetto alle prime due della classe.

Cinque vittorie in cinque partite di campionato è un ruolino di marcia che non mi sarei neanche immaginato, anche se di fronte alla Juve si sono parati avversari non di primo livello. Se le preoccupazioni sono queste, ben vengano…