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Ma sì, in fondo sì: è stata tutta un'illusione. La Juventus senza coppe, che avrebbe potuto lavorare in settimana, che avrebbe dovuto dunque migliorare, che avrà probabilmente anche pensato di poter fare tutto ciò e anche di più, è stata una mera e magica illusione. Di quelle che si creano sotto l'ombrellone d'estate e crollano puntualmente sotto gli ombrelli d'inverno. 

La notizia dell'infortunio di Alcaraz diventa pioggia intensa sul bagnato: l'emergenza a centrocampo è vera e la Juve si ritrova ancora a dover cercare una virtù nella necessità. Probabilmente Allegri riadatterà Cambiaso. La speranza è che McKennie rientri in tempo, così da evitare sconquassi tattici. 


Il problema infortuni esiste: lo dicono i numeri


In giornata, su IlBianconero, abbiamo analizzato i numeri degli infortuni. E' venuto fuori un quadro piuttosto netto: sono 23 le partite saltate dai giocatori di Allegri per motivi traumatici, mentre Weah, Alex Sandro (più volte), Danilo, Rabiot, Milik e Vlahovic si sono fermati invece per motivi muscolari. A loro va aggiunto De Sciglio, reduce da un ko traumatico e - nel percorso - poi bloccato da uno stop di natura muscolare. 

Alcaraz ha poi subito il trattamento riservato ai nuovi. Si diceva di Weah. Negli anni scorsi, è toccato a Paredes, Zakaria. Milik da gennaio 2023. Chiaramente Di Maria. Non sarà il disastro dell'anno scorso, ma parliamo anche di un'annata con 15 partite in meno. 

A domanda diretta, lo scorso ottobre, Allegri s'infuriò e provò a respingere le "accuse" - che accuse non erano - al mittente. Stavolta come reagirebbe? La difesa a oltranza è un palliativo, mica una cura.

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