commenta
Le probabilità di vedere Blaise Matuidi in campo contro il Tottenham sono ridotte al lumicino. Massimiliano Allegri si era sbilanciato già prima di conoscere l'esito degli esami clinici: "Spero di sbagliare - le parole del tecnico -, ma non ci sarà in Champions". Alla gara di andata degli ottavi mancano otto giorni, un margine troppo stretto per coltivare speranze. Un bel guaio, considerando l'enorme impatto tattico del francese in questa fase della stagione. Schierandolo mezzala nel 4-3-3, Allegri ha costruito la fase difensiva d'acciaio che ha consentito di subire un solo gol nelle ultime 15 partite. Fondamentale in interdizione e nelle incursioni verticali, l'ex Paris Saint Germain si è rivelato un equilibratore di cui è difficile fare a meno.

LE SOLUZIONI - Si apre a questo punto la partita della successione nell'immediato, collegata al modulo da utilizzare. Sturaro, a detta di Allegri, è quello con caratteristiche di rottura maggiormente simili a Matuidi. Il suo inserimento consentirebbe di proseguire sulla strada del 4-3-3, pur perdendo qualcosa a livello di qualità. La fluidità di manovra migliorerebbe - si è visto contro il Sassuolo - se da quelle parti giostrasse Claudio Marchisio, che però è per natura molto più manovriero e difficilmente potrebbe interpretare il ruolo di guardaspalle di Pjanic. La terza strada per rimanere legati al 4-3-3 porta a Rodrigo Bentancur, finito però di recente fuori dai radar dopo le buone interpretazioni nel centrocampo a due tra settembre e ottobre. 

VECCHI CODICI - L'assenza di Cuadrado (certa) e Dybala (probabile), insieme all'incertezza sulle condizioni di Douglas Costa rende inattuabile il 4-2-3-1, mentre la difesa a quattro potrebbe rimanere come presupposto di un più quadrato 4-4-2. Dal database bianconero si può pescare ovviamente il collaudato 3-5-2, che offre meno soluzioni offensive ma allo stesso tempo garantisce solidità. Sarebbe un passo indietro concettuale, ma nell'emergenza i codici mandati a memoria possono tornare sempre utili. 

@pietroscogna