Agnelli, a dire il vero, si è sempre schierato apertamente a favore della tecnologia in campo. Già lo scorso Marzo, in qualità di presidente dell’ECA, dichiarava: "Il VAR è stato introdotto in Italia, Germania, al Mondiale. Non si può tornare indietro, è un processo irreversibile ma bisogna rispettare le tempistiche Uefa. Devono istruire gli arbitri, non riguarda solo le leghe principali ma tutte le federazioni europee. Non saranno tutti pronti per la prossima stagione ma speriamo di introdurlo ovunque per il 2020".
Le parole del presidente bianconero nella notte di Madrid rappresentano senza dubbio un’accelerata della Juventus su un piano più politico che calcistico e un punto di partenza verso l’introduzione del VAR anche nelle competizioni Uefa.
A inizio stagione, però, in casa bianconera non tutti erano concordi sull’effettiva efficienza del VAR. La Juve non ha mai detto di essere contraria alla tecnologia ma di critiche, specialmente a inizio stagione, ne sono arrivate tante. Dopo la seconda giornata Buffon tuonava: “Secondo me si sta facendo un uso spropositato del VAR, sbagliato. Si diceva che andava utilizzato con parsimonia, in modo giusto e utile. E invece così sembra di giocare a pallanuoto”. Dopo Buffon, anche Allegri (“così il calcio non è più uno sport) e Khedira (“Uccide il calcio”) avevano espresso le proprie perplessità sull’utilizzo della tecnologia in campo. Non tutti, insomma, erano entusiasti del VAR (tutte le dichiarazioni nella nostra gallery) ma adesso le cose sono decisamente cambiate. Le parole di Agnelli tracciano un solco, in Italia e in Europa. La Juve che a inizio stagione accettava il VAR storcendo un po’ il naso adesso se ne fa promotrice.
@lorebetto
