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120 anni di Juventus, 120 anni di emozioni bianconere. Per celebrare l'occasione la redazione de ilBiancoNero.com ha deciso di comporre la propria formazione ideale nella storia della Vecchia Signora. Il modulo è il 4-3-3 e vi sveleremo gli undici protagonisti nel corso di una giornata memorabile per chi si appassiona e vive di emozioni a tinte bianconere. 

Dopo la scelta di Gianluigi Buffon tra i pali della nostra formazione ideale (leggi qui la sua scheda) è il momento di scegliere il reparto arretrato, a quattro considerando il modulo scelto per l'occasione. Quanti protagonisti, tra passato e presente, hanno reso celebre e insuperabile la Vecchia Signora, da sempre sinonimo di certezza e affidabilità quando si parla di difesa. I nostri prescelti, girovagando nella storia bianconera, sono Claudio Gentile, Gaetano Scirea, Carlo Parola e Antonio Cabrini.

CHE DIFESA! - Andando con ordine e partendo dal nativo di Tripoli, impossibile non citare le sue 415 presenze ufficiali con la maglia della Juventus tra il 1973 e il 1984. A Torino conquista sei scudetti, due Coppa Italia, una Coppa Uefa e una Coppa delle Coppe, dimostrandosi un jolly difensivo unico nella storia bianconera, impiegato spesso sulla fascia destra come terzino grintoso e abile in fase di marcatura. Nella propria carriera una sola espulsione, nonostante la rudezza, il carattere e la tenacia di chi non ha mai mollato un solo pallone. A proposito di correttezza applicata al calcio, come non ricordare Scirea, una bandiera senza età nei cuori dei tifosi bianconeri. Ben 552 presenze ufficiali, il record di allora e prima che venisse superato da Del Piero, senza alcuna espulsione, un unicum nel ruolo interpretato da quello che, insieme a Franz Beckenbauer, si gioca il titolo di miglior libero di tutti i tempi. La sua morte, a soli 36 anni, ha lasciato un vuoto indelebile per qualsiasi appassionato di calcio. Indimenticato e indimenticabile anche Carlo Parola, cresciuto nelle giovanili della Juventus e in prima squadra tra il 1939 e il 1954, oltre che sulla panchina di Madama tra il 1959 e il 1962 e tra il 1974 e il 1976. In tutto, sul campo, 339 presenze collezionate e alcuni momenti rimasti celebri nella storia del calcio, come la meravigliosa rovesciata del 15 gennaio 1950, che nel corso degli anni è stata stampata in 200 milioni di copie, in tutte le lingue del mondo. Ultimo, ma non ultimo, ecco Antonio Cabrini, uno dei primi terzini dell'era moderna, capace, nelle 440 apparizioni con la Juventus, condite con 52 gol, di collezionare un palmares da urlo: sei scudetti, due Coppa Italia, una Coppa dei Campioni, una Coppa Uefa, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Uefa, una Coppa Intercontinentale e un Mondiale. 

GLI ESCLUSI - Non sono pochi i nomi che avrebbero meritato di far parte della formazione, a partire dai grandi degli anni '30, capaci di vincere cinque scudetti consecutivi: parliamo in primis di Umberto Caligaris e Virginio Rosetta, grandi protagonisti di quel quinquennio d'oro, superato soltanto dai sei campionati vinti di fila dalla Vecchia Signora dei giorni nostri. E, a proposito, di questo come non citare gli spettacolari protagonisti di queste ultime stagioni: da Giorgio Chiellini, prossimo capitano dopo il ritorno di Buffon, a Leonardo Bonucci, che, sebbene abbia tradito la fiducia dei tifosi passando al Milan in estate, resta uno dei centrali più forti di sempre ad aver vestito la maglia bianconera, senza dimenticare ovviamente Andrea Barzagli, perno fondamentale della celeberrima BBC, che è andata a una finale di Champions League vinta dal legittimarsi tra i primissimi reparti arretrati di tutti i tempi nella storia del calcio. Due nomi su tutti, invece, a comporre il ricordo dei grandi anni '90 e primi anni del nuovo millennio: Ciro Ferrara e Paolo Montero. Ferrara ha collezionato 358 presenze e 20 gol, prima di diventare anche allenatore per un breve periodo, mentre Montero 278, diventando però uno dei più grandi idoli per i supporter bianconeri nel passato recente della Juventus.

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