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120 anni di Juventus, 120 anni di emozioni bianconere. Per celebrare l'occasione la redazione de ilBiancoNero.com ha deciso di comporre la propria formazione ideale nella storia della Vecchia Signora. Il modulo è il 4-3-3 e vi sveleremo gli undici protagonisti nel corso di una giornata memorabile per chi si appassiona e vive di emozioni a tinte bianconere. 

Dopo difesa e centrocampo, ecco la ciliegina sulla torta. Anzi, le ciliegine sulla torta rappresentate dal tridente da sogno che noi de Ilbianconero.com abbiamo scelto come il migliore nella storia della Juventus. Il primo nome non può che essere il suo, quello di Alex Del Piero. Con le sue pennellate ‘Pinturicchio’ ha scritto la storia del club diventando il calciatore con più presenze in assoluto nella storia del club (705) oltre che quello con più gol (290). Il calciatore per eccellenza, il capitano per eccellenza e la bandiera per eccellenza. E’ difficile pensare al miglior momento di Del Piero con la maglia bianconera, semplicemente ce ne sono stati troppi. Eppure se ne dovessimo scegliere uno porteremo indietro il tempo all’estate del 2006 quando da campione del Mondo decise comunque di continuare a vestire bianconero, a prescindere da tutte le altre offerte. La storia gli ha dato ragione, cinque anni dopo ha avuto modo di vincere ancora un ultimo scudetto con la Juve facendolo, come sempre, da protagonista ovvero con un gol nel match casalingo contro la Lazio e, a campionato ormai vinto, con l’ultima rete nell’ultima presenza in bianconero quella in cui è stato salutato da tutto il pubblico dello Stadium in piedi e in lacrime. Nel 1995 la Juve decise di puntare tutto sul ragazzino di Conegliano e di cedere Roberto Baggio, altra pedina fondamentale nella storia della Juventus e altro componente del tridente bianconero. ‘Divin Codino’ ha vissuto i migliori anni della sua carriera a Torino. Arrivato tra le polemiche dalla Fiorentina, Baggio ha vinto il Pallone d’Oro vestendo la maglia della Juventus ed ha ammaliato il pubblico bianconero con giocate clamorose, sempre utili e mai effimere. Al netto del rigore sbagliato in quel maledetto pomeriggio di Pasadena nell’estate del 1994, Baggio resta probabilmente il miglior giocatore italiano della storia. Un calciatore moderno ma d’altri tempi, con una personalità così semplice e diretta da aver messo in difficoltà tanti suoi allenatori e dirigenti. La Juve lo ‘scaricò’ anche per divergenze sul rinnovo. Baggio se ne andò nel 1995 quando il suo erede era già a Torino. ‘Divin Codino’ lasciò Torino per approdare al Milan dopo 106 gol in 189 presenze con la Juve conditi da un campionato, una Coppa Italia e una Coppa Uefa. Un palmares non ricchissimo ma il suo passaggio a Torino lascia comunque il privilegio di aver visto uno dei calciatori più forti della storia vestire la maglia bianconera. Ultimo ma non ultimo nel nostro tridente è quello che possiamo considerare in un certo senso il predecessore sia di Baggio che di Del Piero: il suo nome è Omar Sivori. In bianconero dal 1957 al 1965, Sivori ha giocato 257 partite con la maglia della Juve segnando 170 gol. Con Charles e Boniperti segnò un’epoca dando vita ad uno dei tridenti più importanti della storia bianconera, alla fine degli 1nni ’50. Anche grazie ai suoi gol la Juve vinse lo storico decimo scudetto, quello della prima ‘stella’. Eroe dei due mondi (Sivori giocherà sia con la maglia dell’Argentina che con quella dell’Italia). Le caratteristiche di Sivori erano quelle della seconda punta più classica, rapido, imprendibile nel dribbling e nello stretto. Nel 1961, proprio in virtù del suo status di ‘oriundo’ fu il primo italiano a vincere il Pallone d’Oro che allora veniva assegnato solo a calciatori europei. Un altro grande tassello nell’incredibile mosaico che è la storia della Juventus.

GLI ESCLUSI – Ovviamente in campo possono andare soltanto in undici e nostro malgrado ci sono grandi top player del presente e del passato che siamo obbligati ad escludere. Primo fra tutti David Trezeguet, miglior marcatore straniero nella storia della Juve con 171 gol e parte del tandem d’attacco più prolifico nella storia del club, quello con Alex Del Piero. Altri nomi illustri esclusi dalla nostra top 11 sono quelli di Gianluca Vialli e Fabrizio Ravanelli protagonisti della Champions League vinta nel 1996. Ravanelli segnò nei tempi regolamentari, Vialli alzò la coppa dopo i calci di rigore con l’Ajax. Non saranno nella nostra top 11 ma resteranno per sempre nel cuore dei tifosi bianconeri dei quali avranno l’eterna gratitudine per aver scritto pagine indelebili di questa incredibile storia che dura da ormai 120 anni.