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“100 panchine con la Juve, in uno stadio per me speciale e risultato centrato”. I numeri e i record interessano storicamente poco a Massimiliano Allegri. Ma aver tagliato un traguardo come le 100 panchine alla Juve rimane importante, giusto celebrarlo al di là poi del fatto che a fine stagione le strade siano destinate a separarsi. Quel che conta però è tutto ciò che riusciranno a fare, Allegri e la Juve, da qui a fine stagione. Comunque vada, il triennio sulla panchina bianconera resterà la svolta dell'intera carriera da allenatore di Allegri, arrivato tra mille scetticismi e diventato grande o grandissimo proprio alla Juve segnando un ruolino di marcia da record anche in termini di media punti. Quarto e quinto scudetto consecutivo, due Coppe Italia, una Supercoppa, una finale di Champions: un bottino niente male, non c'è che dire. Ma per restare nel cuore dei tifosi bianconeri nella loro totalità non è ancora sufficiente, stranamente. E allora se la storia non basta, servirà la leggenda per riuscirci prima dell'addio.

 

LA JUVE VUOLE TUTTO Servirà il triplete, o quantomeno una doppietta dorata composta da Scudetto e Champions. Un obiettivo, doppio, concreto che ovviamente dipenderà da molti fattori, non ultima la fortuna. Ma che questa Juve può e deve inseguire. Per quel che riguarda il sesto Scudetto consecutivo, i conti si fanno ora: i sette punti di vantaggio ottenuti fin qui permettono addirittura di poter mettere in preventivo anche le sconfitte negli scontro diretti di Napoli e Roma. Il calendario, poi, parla di una Juve che può persino rendere inutile quello dell'Olimpico: mantenendo questo ritmo, i giochi saranno già chiusi. E adesso la serie A vedrà una Juve che solo facendo la Juve contro Palermo, Udinese ed Empoli non potrà che incrementare il vantaggio su almeno una delle due dirette inseguitrici. Il sesto Scudetto, obiettivo primario fin da inizio stagione per Allegri e la Juve. Ma che lo si dichiari o lo si sussurri, è la Champions che il popolo bianconero vuole poter sognare fino a fine stagione: da mercoledì prossimo si farà sul serio, la doppia sfida col Porto si annuncia spettacolare anche perché la miglior Juve della stagione affronterà il miglior Porto che si sia visto nell'ultimo biennio. La Champions, solo e soltanto lei: se quarto, quinto e sesto Scudetto non bastano, se storia e leggenda non sono sufficienti, da lì si passa per entrare nel cuore del popolo bianconero e non uscirne più. Anche dopo l'addio.